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| Si è scatenata questa mattina la furia devastante del più grave terremoto che abbia mai colpito il Giappone. Un sisma di magnitudo 8,9 Richter ha sconquassato l’isola e provocato uno tsunami che sta estendendo i suoi effetti in tutto il Pacifico, minacciando le coste del continente americano. L’epicentro del sisma è stato calcolato a una profondità di 24,4 chilometri. Giappone, sisma di magnitudo 8,9 Richter devasta il Paese
Crolli e distruzione Bloccate le linee metropolitane, i treni superveloci e gli aeroporti. Un vasto incendio è scoppiato in una raffineria non lontana da Tokyo. In molte aree del Paese è saltata la fornitura di energia elettrica. Una grande esplosione ha colpito un complesso petrolchimico a nord-est della città di Sendai. Un diga nella regione di Fukushima ha ceduto riversando l'acqua a valle e spazzando via decine di case. L'antenna in cima alla Tokyo Tower, simbolo della capitale giapponese, si è piegata a causa delle scosse.
Lo Tsunami Uno tsunami di 10 metri ha raggiunto la città di Sendai, il mare si è spinto fino a cinque chilometri all'interno. Un treno in servizio lungo la costa nordorientale ha fatto perdere le sue tracce dopo il passaggio dello tsunami. Una nave con 100 persone a bordo è stata travolta dallo tsunami.
Le vittime Sono già centinaia i morti causati dal sisma, senza contare i 200-300 morti ritrovati sulla spiaggia di Sendai, colpita dallo tsunami.
Allerta nucleare Le quattro centrali nucleari giapponesi più vicine all'epicentro sono state bloccate a seguito delle scosse. 2.000 abitanti della zona della centrale atomica di Fukushima sono stati sgomberati. Il governo di Tokyo ha dichiarato l’emergenza nucleare per la centrale di Onagawa.
Spostato l’asse terrestre Il terremoto che ha colpito il Giappone ha spostato l’asse terrestre di ‘quasi 10 centimetri’, secondo una prima stima dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). L'impatto di questo evento sull'asse di rotazione è stato maggiore rispetto a quello del grande terremoto di Sumatra del 2004 e probabilmente secondo solo al terremoto del Cile del 1960.
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