Giappone: escludere l'erotismo virtuale?, Dite pure la vostra

UNICEF Japan: urge includere la pornografia virtuale tra le proposte di proibizione

Il partito liberal-dmocratico giapponese (la fazione politica più conservatrice del Paese) e la sua coalizione, sotto la pressione internazionale, preparano una normativa che renderà illegale il possesso di materiale pornografico a sfondo minorile per la prima volta nel Paese.
Il tentennante progetto di legge, però, non include nella lista la cosiddetta pornografia minorile “virtuale”, come quella che potrebbe essere rappresentata in taluni fumetti, prodotti d’animazione e videogames. Alcuni membri del partito si sono riuniti appositamente per affrontare la questione. La stessa rappresentanza incontrerà Thomas Schieffer, ambasciatore americano a Tokyo, che aveva recentemente fatto notare le mancanze normative del governo giapponese in materia, e come anche il solo possesso di materiale simile sia proibito negli altri Paesi Membri del G8 (che quest’anno ha tenuto il suo Summit proprio in Giappone, tra il 7 e il 9 luglio a Hokkaido), oltre alla Russia.

La divisione giapponese dell’UNICEF (United Nations Children's Fund) guida la campagna per proibire la pornografia minorile virtuale, così che sia inclusa nel progetto di legge giapponese. Lo scorso ottobre il governo nipponico aveva avviato una ricerca sulle “pubblicazioni dannose” i cui risultati sono stati molto discussi. Alla proposta di regolamentazione della pornografica disegnata, l’86,5% degli intervistati si era dichiarato favorevole.

C’è tuttavia qualche perplessità sulla definizione di “pornografia minorile virtuale”; UNICEF intende anche quella che coinvolge produzioni con persone reali sopra i 18 anni, che dovrebbero essere proibite se gli attori, pur maggiorenni, indossano indumenti come la divisa scolastica alla marinaretta, e hanno un aspetto fisico che li fa apparire più giovani.

I contrari alla proposta di legge affermano che questa proibizione infrange la libertà di stampa e di espressione e, addirittura, possa indurre gli uomini che usano queste produzioni come valvola di sfogo per le loro pulsioni sessuali a commettere reati più gravi. Altre critiche ribadiscono che i personaggi raffigurati in tali produzioni sono solo di fantasia e non possono essere dannosi.

Sia nel 1999 che nel 2004, in Giappone sono già state approvate delle leggi che vietano la produzione e la vendita - ma non il possesso - di materiale pedo-pornografico. Secondo il ministro della Giustizia giapponese, negli ultimi anni c’è stata una crescita delle denunce per casi di pedo-pornografia, che sono passate da 25 nel 1999, a 214 nel 2003, fino a 585 nel 2006.
Microsoft e Yahoo! supportano la campagna. Fonti: ANN, ComiPress, Canned Dogs.

tratto da animeclick

Edited by Timetravel-2 - 6/9/2010, 23:17

Secondo me nemmeno! dai ragazzi a parte che è assurdo è anche impossibile ormai quella dell'erotismo giapponese è una storia millenaria e il materiale che c'è in giro ammonta a miliardi...di tonnellate! è poi io non capisco perchè nei porno censurano anche il pelo=) essendo film per adulti!!

più che altro non ha molto senso...a parte che si capisce lo stesso è l'azione quella che conta e che fa capire che genere di cartoni sono, è come se in un film d'azione censurassero le pistole...che senso ha??

Infatti ma mi sto documentando al riguardo! Vi farò saxe il motivo

Ok...è interessante la questione!

Stando a quanto ho trovato, penso proprio che vengano censurati dagli editori,
in giappone è obbligatoria la censura sui volumi che verranno venduti in luoghi frequentati da tutti, come normali librerie, cose simili ad edicole;
prodotti non censurati dovrebbero essere reperibili in rivendite specializzate in erotismo, sexyshop, e quei negozio dove si può anche comprare biancheria usata o vedere la propria(che non ricordo come si chiamano DVX3 invoco il tuo aiuto!)
in italia invece la cassazione ha stabilito che i fumetti giapponesi, non essendo considerati "realistici", rappresentano una sorta di "pornografia soft", e quindi possono essere venduti senza censure se vietati ai minori di 18 anni! E non solo! capita che materiale che proviene dal Giappone con una prima censura in altri stati ne subisca un ulteriore poichè la prima è ritenuta un po blanda! Poi ci sono i casi isolati di autori che non sapendo disegnare tanto bene le parti intime, trovano rifugio nella pixellatura o nell'oscuramento di tali^_^ furbo come espediente no?!

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Mi hai fatto venire gli imejikurabu, bordelli con prostitute a tema fantasy o relativo ad anime. In tutto il quartiere di Akasen, girando per la strada trovi distributori di mutandine usate con la foto delle precedenti proprietarie. Comunque tu credo che parli dei Pop Life Department e simili, centri commerciali (dedicati solo a sexy shop) abbastanza grandi divisi a piani in base alla categoria di oggetti. Puoi trovare DAVVERO ogni tipo di cosa, comprare anche la biancheria del tuo anime preferito.
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Oh mio dio Compà non mi ci fare pensare!!! Non sai stà cosa quanto mi piace è pazzesca la varietà di perversioni erotiche esistente in Giappone che si riesce a variegare alla perfezione con la fantasia!
Poi ho visto anche alberghi in cui se prenoti una camera matrimoniale, dentro la stanza si trova un distributore di costumi per la donna, con una vasta cgamma di costumi da scolaretta, da infermiera, da hostess e così via! per dare un tocco particolare ad alcune notti speciali